A celebrarle il parroco, don Stefano Teisa
Quando la fede è più forte del virus
Luigi Benedetto
I sindaci svolgono i Consigli comunali a porte chiuse? E lui che sindaco non è, ma parroco sì, celebra la messa a porte chiuse. O in forma privata che dir si voglia. Comunque senza apertura al pubblico/ai fedeli.
Accenni di normalità anche in un periodo in cui di normale c’è poco o nulla da parte del parroco di Lombardore e Feletto, don Stefano Teisa. Che tutti i giorni compresa le domenica, puntale, alle 18, celebra la messa nella chiesa parrocchiale di Lombardore per entrambe le parrocchie. E così farà fino al sopraggiungere di nuove disposizioni. Nelle messe celebrate saranno applicate tutte le intenzioni previste per i defunti, sia di Lombardore che di Feletto, comprese le trigesime.
«Si invita tutta la popolazione di entrambe le comunità parrocchiali ad unirsi spiritualmente al Sacrificio della Messa e a pregare in famiglia il Rosario, possibilmente prima della messa quotidiana, intorno alle 17.30 - ha scritto don Stefano in un comunicato rivolto alle due comunità - Chiediamo insieme uniti nella fede a Dio per intercessione della Madonna, di san Giuseppe, di san Michele, di san Rocco e dei santi patroni Agapito, Giocondino e Vittorio di intercedere per noi e per tutti, perché questo momento di prova si trasformi in un cammino di vero e profondo rinnovamento spirituale della Chiesa e di tutto il popolo, affinché ci possa regalare l’immensa gioia santa della Pasqua».