La proposta di Ezio Lorenzetti
Per i due ettari di territorio boschivo acquisiti dal Comune
Luigi Benedetto
Il Comune acquisisce circa due ettari di bosco, e gli “Amici della terra – Club Amici della Riserva della Vauda” alzano la mano, per dare all'Amministrazione qualche suggerimento per valorizzare il bosco e promuovere il territorio in maniera sostenibile.
«Normalmente – spiega il vicepresidente del sodalizio, Ezio Lorenzetti – l'azione antropica sul bosco è molto forte, e tende ad alterare l'equilibrio dell'ecosistema tipico, che sarebbe autosufficiente grazie alle relazioni tra piante, funghi, batteri e animali che al suo interno trovano riparo e nutrimento. Oggi esiste una maggiore coscienza dell'impatto che l'uomo ha sulla natura e, di conseguenza, sull'ambiente che ci ospita. In virtù di questa coscienza non è da ricercarsi un utilizzo che punti solo al profitto economico. È invece importante, sia per la salute umana, sia per la sicurezza idrogeologica, preservare il bosco a livello dell'ecosistema».
Quindi, quale potrebbe essere la soluzione per non rovinare quell'angolo di territorio? «Lasciarlo alla sua evoluzione naturale – aggiunge – Di modo che possano svilupparsi tutti i benefici ecosistemici che rappresentano un habitat per molte specie: in questo modo continueremo a garantirci un piccolo polmone verde con aria pulita e si contrasterebbe il dissesto idrogeologico. Evitando di asportare il “legno morto” e non alterando il sottobosco, si garantisce la sopravvivenza di molte specie animali e vegetali».
Quell'area potrebbe diventare, inoltre, anche un punto di riferimento per lo studio naturalistico: «Magari invitando l'Università, nelle sue diverse discipline, a svolgere un lavoro di ricerca in loco – conclude – portando studenti, ricercatori e docenti sul territorio».