Biologo ha sempre combattuto per la tutela dell'ambiente
E' stato tra i fondatori del Movimento Spontaneo Canevesano per la tutela del parco delle Vaude
Luigi Benedetto
Provocatore. Determinato. Testardo. Ma nello stesso tempo simpaticissimo, generoso, infaticabile.
Danilo Severini era questo e molto di più. Se n'è andato quest'oggi, sabato 28 dicembre, dopo aver combattuto con coraggio, come era solito fare, contro una malattia che l'aveva aggredito ormai da qualche anno.
Classe '50, insegnante di scienze al Rosa Luxemburg di Torino, Severini ha speso buona parte della sua vita e delle sue energie a combattere le battaglie in cui credeva fermamente: quelle per l'ambiente. Per la Riserva della Vauda prima, contro un tracciato della mai realizzata circonvallazione di Rivarossa, che non convinceva proprio nessuno, poi. E, ancora, negli ultimi anni, contro la realizzazione di un campo fotovoltaico all'interno della Riserva, tanto per citare alcune delle sue battaglie.
Sempre in prima fila, sempre mettendoci la faccia. Sempre pronto ad alzare la mano per fare una domanda o per un intervento, con quella voce potente che tutti conoscevano. Senza paura, mai. E, soprattutto, rimanendo sempre "sul pezzo", citando leggi, norme e precedenti. "Tranquillo, che tanto abbiamo ragione. Nessuno ci denuncia", era solito ripetere anche dopo gli interventi più accesi. E così era. Ma anche una persona profondamente generosa. Capace di mettere da parte quanto stava facendo per prendersi cura di un gattino abbandonato o di un animale selvatico in pericolo.
Un uomo divertente, per chi lo conosceva bene. Un uomo che mancherà, purtroppo.
Alla moglie Silvia, sua infaticabile compagna di vita e all figlia Roberta le più sentite condoglianze da tutta la Redazione di NonSoloContro.
I funerali si svolgeranno martedì 31 dicembre alle 10,30 nella chiesa parrocchiale di Rivarossa.