Non erano fissati saldamente al tetto
L'Amministrazione è già corsa ai ripari affidando i lavori per la messa in sicurezza
Luigi Benedetto
La scoperta è avvenuta mentre si eseguivano i lavori per il ripristino della copertura della scuola elementare “San Giovanni Bosco” su cui insiste l’impianto fotovoltaico. E non è stata una scoperta piacevole. In sostanza è emerso che i pannelli erano appoggiati solo superficialmente alla falda del tetto, dal momento che soltanto il lato superiore era staffato alla struttura. Tradotto in pratica, una concreta possibilità che i pannelli potessero cadere in strada, con tutti i rischi che ne potevano derivare, dal momento che si stratta del tetto di una scuola.
Non solo. I connettori elettrici erano rotti e scollegati, motivo per il quale da tempo i pannelli non producevano più energia elettrica. Una situazione davanti alla quale l’Amministrazione non ha perso tempo nell’affidare i lavori necessari alla messa in sicurezza del tetto, e alla riparazione dell’impianto elettrico. Ovviamente mettendo mano al portafogli, dal momento che per i lavoro, non previsto, è stato stanziato un importo di poco superiore ai 5mila euro.
Buona parte della somma sarà destinata alla ditta Cem di Foglizzo (che stava già effettuando i lavori sulla copertura), per mettere in sicurezza il tetto, completando gli interventi sui pannelli, fissandoli e pulendo le grondaie, mentre la quota rimanente servirà per allestire un nuovo quadro elettrico, rimuovendo l’attuale, sostituendo i cavi e allacciando il tutto, di modo che i pannelli possano nuovamente erogare la corrente elettrica alla scuola: ad effettuare i lavori sarà la Artim di Caluso.