Corteo, proteste, pietre e uova al Rettorato
Dopo gli arresti e le denunce di ieri, giovedì 13 febbraio
Cristina Battistella
Calci, pugni, cassonetti ribaltati, scontri anche questa mattina tra antagonisti e Polizia durante il corteo dei collettivi che dal Campus Einaudi hanno raggiunto il Rettorato in via Verdi.
A scatenare la protesta gli arresti e le denunce di ieri per gli scontri tra antagonisti e Fuan, il gruppo studentesco vicino a Fratelli d'Italia in cui sono rimasti feriti tre poliziotti della Digos, un agente del commissariato Dora Vanchiglia e due guardie giurate dell'Università. Menre tre antagonisti sono stati arrestati e una quindicina denunciati per resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.
Ieri è stata devastata dagli Antagonisti l'aula, dedicata a Paolo Borsellino e assegnata al Fuan.
"Era già capitato in passato - commenta Andrea Montalbano, presidente del Fuan - e non era serivito ad intimidirci. Non servirà neppure questa volta. Le nostre idee sono più forti di qualsiasi intimidazioni mafiose dei centri sociali. Lo dobbiamo alle migliaia di vittime italiane delle foibe che sono state insultate dal convegno giustificazionista. Lo dobbiamo alla memoria del giudice Borsellino. Continueremo le nostre attività in Università per dimostrare che non ci fanno paura"
Tutto è iniziato ieri con il volantinaggio del Fuan contro il convegno «Fascismo-colonialismo-foibe» a cui hanno partecipato lo scrittore Moni Ovadia e il giornalista Stojan Spetic, organizzato da alcune sezioni torinesi di ANPI.
"In concomitanza con il convegno per riaffermare la verità storica sul "fenomeno delle foibe" - spiega su Fb il collettivo Aula C1 Autogestita - Campus Invaders - sono tornati a farsi vedere anche i soliti fascisti del FUAN stimolati dall'imperdibile occasione di farsi passare ancora una volta come povere vittime. In verità, non ci saremo nemmeno accorti della loro presenza se, all'improvviso, il Campus non si fosse trovato totalmente militarizzato, con circa cinquanta celerini che impedivano totalmente l'accesso alla palazzina per poter garantire agli impavidi camerati il loro spazio per volantinare".
Questa mattina i ragazzi dei collettivi, raggiunto il Rettorato hanno chiesto un incontro al grido di "Fuori i fascisti dall'Università", mentre l'Edisu contro cui sono piovute uova, chiede di togliere le borse di studio ai violenti.