Storia di Paolo, studente al "Fermi" di Ciriè
La didattica a distanza per lui ha dovuto percorrere una strada piuttosto accidentata
Chiara Mingrone
La chiusura delle scuole nel mese di marzo ha portato novità e disagi in tutte le famiglie italiane soprattutto quelle con bambini piccoli o con ragazzi con disabilità che, da un momento all’altro si sono ritrovati, in un mondo diverso da quello che conoscevano.
Paolo Greco, per esempio, ha 16 anni e frequenta l’Istituto Fermi di Ciriè e come tutti i ragazzi della sua età da un giorno all’altro si è trovato a dover sconvolgere la sua routine.
Ti manca andare a scuola?
«No, per niente. Mi piace stare a casa perché mi posso organizzare meglio, però mi manca lo sport e la brioche sotto i portici. A casa posso collegarmi con i miei insegnanti e poi avere tanto tempo per me (guardare i cartoni e giocare con il telefono)».
Parlando con la sorella di Paolo, Aurora 20 anni studentessa alla Facoltà per le Risorse Umane, spiega come la didattica a distanza per Paolo abbia dovuto affrontare una strada piuttosto accidentata:
«dall’inizio della chiusura degli istituti fino a poche settimane fa le lezioni di Paolo erano fatte esclusivamente con i suoi insegnanti di sostegno. Questo ha fatto sì che lui avesse molto tempo libero - infatti, essendoci poche lezioni, ha potuto dormire fino a mattina inoltrata - e, solo nelle ultime settimane, sono aumentate così da poterlo seguire nella preparazione delle verifiche, anche perché i miei genitori non possono seguirlo».
Pensate che questo comportamento sia dovuto a problemi tecnici o di didattica?
«Non saprei dire - risponde Aurora - probabilmente dipende da vari fattori, sia didattici che personali. Alcuni professori, come la sua insegnante di italiano, si sono interessati molto a lui coinvolgendolo nelle attività di classe altri, come i professori delle materie più tecniche, hanno preferito delegare le insegnanti di sostegno ma, parlando con la famiglia di un altro ragazzo con problemi come Paolo, abbiamo saputo che lui ha avuto un altro approccio che gli ha permesso di partecipare a quasi tutte le lezioni con i suoi compagni».
La scuola sta finendo anche per Paolo. Al momento non ha ancora potuto rivedere i suoi compagni né gli amici della sua associazione sportiva, ma è di poco fa notizia della ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina che a settembre riprenderanno le lezioni in presenza, così anche Paolo potrà tornare dai suoi compagni e alla sua amata brioche sotto i portici.