Per far ripartire il commercio dopo il lockdown
Votato ieri all'unanimità, dalla Terza commissione regionale il disegno di legge
Chiara Mingrone
Vista la crisi straordinaria che sta colpendo il commercio al dettaglio è stata votata, all’unanimità, dalla Terza commissione della Regine Piemonte il disegno di legge “Misure per il commercio a fronte dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”.
La normativa prevede l’autorizzazione alle vendite promozionali prima dei veri e propri saldi che, quest’anno, partiranno il primo di agosto, come commentato dal presidente della commissione Claudio Leone:
«dopo aver ascoltato le associazioni di categoria abbiamo ritenuto opportuno dare una risposta in tempi rapidi alla grossa difficoltà del comparto. Il disegno approvato, infatti, elimina in modo straordinario il divieto di vendite promozionali a ridosso dei saldi per dare respiro ai commercianti che hanno perso una intera stagione e che vedono quella in corso davvero difficoltosa […] una risposta doverosa e necessaria per chi sta facendo enormi sacrifici per alzare le serrande dei negozi tutti i giorni».
Ma le polemiche non sembrano mancare e, come dichiarato da alcuni commercianti, le misure non sono sufficienti sia perché nei mesi di chiusura non sono state soppresse le utenze saldate, in parte dai 600 euro concessi alle Partite Iva, e dall’altra, soprattutto per il comparto moda, si riscontra un problema rifornimento dei negozi di nuovi capi dato che, molte aziende, non hanno ancora ripreso a pieno regime causa del forte calo della domanda interna (-8,7% secondo i dati ISTAT). Si ha quindi l’impressione che le misure in contrasto alla profonda crisi economica, che sta iniziando a farsi sentire, più che ad un grande piano Marshall, come era stato auspicato, si rivelino simili alla volontà di spegnere un incendio con una pistola ad acqua.