Per limitare la diffusione del Coronavirus
E, intanto si accumulano i ritardi sulla consegna dei vaccini e AstraZeneca annuncia già un possibile taglio delle dosi
na.ber.
Mentre Merck, la più antica e tra le più importanti al mondo, rinuncia alla corsa per il vaccino anti Covid 19, si moltiplicano i problemi per quello Pfizer-Biontech già autorizzato e in distribuzione.
La casa farmaceutica ha infatti iniziato ad accumulare ritardi su ritardi e ha finito per tagliare le dosi pattuite. In Italia, dopo il taglio di 165mila dosi a metà gennaio, la scorsa settimana ha consegnato 48mila dosi contro le 397mila previste.
E non è tutto: anche il trio composto da AstraZeneca, Università di Oxford e Irbm di Pomezia ha già ventilato il possibile taglio del 60% delle dosi del vaccino realizzato (e non ancora autorizzato dall'EMA).
Annuncio che ha fatto scattare l'allarme in Europa e in Italia.
In questa situazione di incertezza per far fronte alla diffusione del virus e delle sue varianti la UE cosa fa?
Sta valutando l'istituzione della "zona rosso scuro", ossia quelle aree considerate a maggior rischio epidemiologico: le zone con 500 casi ogni 100mila abitanti in 14 giorni. Zone che saranno istituite in Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Germania e Paesi scandinavi.
In Italia stando alle simulazione effettuate dalla UE potrebbe finire Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia
E quali sarebbero le regole?
Chi abita in queste zone per spostarsi all’estero dovrà fare un tampone prima della partenza e la quarantena al momento dell’arrivo. L’Ue valuta delle deroghe per i lavoratori e gli studenti transfrontalieri. È possibile che le deroghe possano estendersi anche alle persone che si spostano per motivi di salute o motivi familiari gravi o comunque rilevanti. Anche chi si reca in queste zone deve fare un tampone prima della partenza e deve trascorrere un periodo in quarantena.
Confini europei aperti, ma regole ferree per scoraggiare gli spostamenti internazionali.