Oggi inedita Giornata Mondiale dei diritti dell'infanzia
Quest’anno, infatti, più di un diritto si è dovuto adeguare in virtù dei cambiamenti che l’emergenza sanitaria ha comportato
Simona Destino
L’Assemblea delle Nazioni Unite ha approvato la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza esattamente 31 anni fa, il 20 novembre 1989, delineando quattro principi fondamentali: la non discriminazione relativa alla razza, al sesso, alla lingua, alla religione e all’opinione del bambino e dell’adolescente o dei genitori, un superiore interesse in cui il bambino o adolescente deve avere la priorità, il diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo, e l’ascolto delle opinioni del minore.
Si può apprendere a malincuore dal sito dell’UNICEFF (https://www.unicef.it/doc/2749/poverta-dei-bambini.htm) che «L'Italia è tra i paesi con il tasso di povertà infantile più elevato: il 17% della popolazione minorile, pari a 1.750.000 minori, vive sotto la soglia di povertà» inoltre il nostro Paese «compare al 23esimo posto (su 29) nell'area OCSE per quanto riguarda il benessere materiale, al 17esimo per salute e sicurezza dei bambini, al 25esimo per l'istruzione e al 21esimo per le condizioni abitative e ambientali. Ancora più preoccupante è il dato che ci vede al secondo peggior posto - dopo la Spagna - per il tasso NEET, che misura la percentuale di giovani che non studiano, non lavorano e non frequentano corsi di formazione».
Dati a dir poco sconcertanti per un paese come l’Italia, in cui siamo abituati a vedere bambini con smartphone e tablet in mano che guardano i cartoni animati o giocano con le app scaricate dai genitori. Ma è ora di prendere coscienza che non esiste solo la realtà che conosciamo, anzi, la realtà è proprio quella che rimane più velata ai nostri occhi.
Il Covid-19, tra tutti gli ovvi danni che ha provocato, ha però permesso di portare alla luce un altro lato della realtà, per molti ancora invisibile: il “digital divide”.
Per chi non ne ha mai sentito parlare, queste due parole indicano il divario che si crea tra chi ha la possibilità di accedere alle tecnologie dell’informazione e chi no.
In un periodo storico come il nostro, dove abbiamo imparato ad inserire nel nostro vocabolario la “didattica a distanza” è evidente che ci sono ancora delle grandi lacune che non garantiscono le stesse opportunità alle giovani menti: quante famiglie possono permettersi la connessione internet fissa a casa? Chi può permettersi un computer (o addirittura più di uno) per consentire ai propri figli di usufruire della didattica online che ad oggi è praticamente obbligatoria?
In questa giornata dedicata ad adolescenti e bambini, come augurio di compleanno vogliamo sperare che si possa davvero fare di meglio e di più, proprio per tutti coloro che ancora non hanno modo di vivere a pieni diritti!