Versi contro la violenza sulle donne
In collaborazione con il poeta marchigiano Fabio Strinati
Da oggi inauguriamo una nuova rubrica dedicata alla poesia e questa settimana la poesia non poteva non essere che dedicata alla Giornata Mondiale per l'eliminazione della violenza sulle donne.
NonSoloContro ha il piacere da oggi di fregiarsi della collaborazione di Fabio Strinati, poeta, scrittore, esperantista e agricoltore anarchico marchigiano. Classe 1983, ha pubblicato poemetti, preghiere e aforismi, debuttando nel 2014 come poeta con il libro "Pensieri nello scrigno. Nelle spighe di grano è il ritmo". È presente in diverse riviste e antologie letterarie: da ricordare "Il Segnale", rivista letteraria fondata a Milano dal poeta Lelio Scanavini; "Sìlarus"di Italo Rocco; il bimestrale di immagini, politica e cultura "Il Grandevetro"; la "Gazeta Dielli"; "451 Via della letteratura della scienza e dell'arte".
Le sue poesie sono state tradotte in romeno, in bosniaco, in spagnolo, in albanese, in francese e in inglese, mentre in lingua catalana è stato tradotto da Carles Duarte i Monyserrat, e in lingua croata, dalla poetessa Ljerka Car Matutinovic.
È inoltre il direttore della collana poesia per le "Edizioni Il Foglio" e cura la rubrica poetica "Retroscena" sulla rivista trimestrale del "Foglio Letterario".
Ecco la poesia che ha composto per noi
SOLO UNA CAREZZA
Invoco il mare; tracce d'una foto
Femminile che partorisce vita!
"La violenza è fuorilegge".
L'azzurro del cielo
nei tuoi occhi che piangono
la lama d'una mano
immersa nella nuvola di temporale.
Le forme, la fame e ferocia,
le lunghe notti racchiuse
in un'ora di perpetuo inganno;
pesante nell'aria affollata,
il mattone d'una mano.
Invoco il mare; a piccoli passi,
danzano nel cerchio della vita,
tenendosi per mano, una fetta di luce,
un abbraccio nell'atletico futuro.
"La violenza è fuorilegge".
Gioiosa speranza, nel tenero d'un albero
accampato nel terreno dell'amore;
Donna della vita innamorata,
preziosa creatura di montagna.
Nell'afa d'agosto, nelle intemperie
che porta con sé un solo nome:
dolore, dolore che non svanisce,
nel vuoto d'un ricordo, la tua foto
macchiata con il sangue: svaniscono
sostanze, l'amore come particella
d'un Universo sbagliato.
"La violenza è fuorilegge".
L'azzurro del cielo
nei tuoi occhi che lacrimano
il tocco che non ha termine,
la miseria (quaggiù sparsa),
tra uomini privi di materia,
gonfi e combustibili.
Invoco il mare; percepisco
la carezza s'una guancia, trillare amore!
Di verde speranza,
s'inondano gli sguardi puri,
della delicatezza al sorgere dell'alba.
Fabio Strinati