Al centro di progetti sportivi e culturali
Accolta all'unanimità la proposta della consigliera regionale Canalis
Luigi Benedetto
Le fortificazioni alpine del Piemonte saranno censite: per ciascuna ne sarà valutato lo stato di conservazione e l’accessibilità e sarà creato un marchio promozionale, con tanto di format culturali e sportivi, sulla falsariga di quanto avviene in Francia o nella più vicina Valle d’Aosta, da rivolgere a turisti e studenti, arrivando, magari, a candidarle all’Unesco.
Questo il proposito assunto all’unanimità dalla Regione Piemonte, in seguito ad un ordine del giorno promosso dalla consigliera Monica Canalis.
Il Piemonte, terra di confine e di tradizione militare, ha visto in passato la crescita e lo sviluppo di queste fortificazioni, ormai entrate a far parte del patrimonio storico e culturale della regione: dal forte di Exilles a quello di Fenestrelle, dal forte di Vinadio a quello dello Chaberton al forte Bramafam. «Si tratta di strutture uniche nel panorama europeo, e ancora sotto utilizzate nonostante le buone pratiche italiane e internazionali cui ispirarsi - spiega la consigliera - Viviamo in un contesto mutato nel giro di pochi mesi a causa del Covid, nel quale si sono riscoperti il turismo outdoor e di prossimità. La ripartenza del Piemonte nel 2021 può appoggiarsi anche sulla valorizzazione e il rilancio del forti, che possono diventare una vera e propria attrazione culturale, sportiva e paesaggistica, ed essere un elemento di identificazione e riconoscibilità delle nostre montagne».