Per il 27 gennaio, Giorno della Memoria
Città metropolitana dedica un numero monografico alla ricerca storica negli archivi e a un approfondimento sui Giusti tra le Nazioni
na.ber.
Nel 1938 anche la Provincia di Torino seguì le scellerate leggi razziali volute dal Fascismo. Quelle leggi che in tutta Italia portarono all'espulsione degli ebrei italiani da ogni forma di vita sociale, politica ed economica, colpendo anche la pubblica amministrazione.
A Palazzo Cisterna, sede della Amministrazione provinciale, era vietato “avere alle proprie dipendenze persone appartenenti alla razza ebraica”, come stabiliva il regio decreto-legge 17 novembre 1938 n. 1728.
«Alla vigilia del Giorno della Memoria 2021 spiegano da Città metropolitana - abbiamo svolto una ricerca nel nostro archivio centrale, dove abbiamo trovato alcune significative delibere degli organi di governo di allora. Ad esempio, la delibera “Difesa della razza italiana” con cui il 23 dicembre 1938 il rettorato (organo collegiale non elettivo che affiancava il preside nella guida della Provincia di Torino dopo l’abolizione del Consiglio elettivo operata dal fascismo nel 1929) stabiliva di includere nel Regolamento organico degli uffici la norma che sanciva il divieto dell’assunzione in servizio di appartenenti alla razza ebraica. Nei verbali dei primi mesi del 1939 si trovano due delibere del preside che proibiva agli ebrei la partecipazione ai concorsi della Provincia».
Ora un approfondimento su queste delibere, con un ricco corredo fotografico, sono pubblicate nel numero speciale online di “Cronache da Palazzo Cisterna”, ribattezzato per l’occasione “Cronache della Memoria”, in pubblicazione lunedì 25 gennaio per celebrare la Giornata della Memoria 2021.
«Nell'agenzia abbiamo anche dedicato ampio spazio - concludono - alle storie dei 19 Giusti tra le Nazioni (i non ebrei che salvarono gli ebrei durante la Seconda guerra mondiale) del nostro territorio. La pubblicazione rientra nel programma per il Giorno della Memoria 2021 messo a punto da Comune di Torino, Regione Piemonte, Consiglio regionale del Piemonte e Città metropolitana di Torino, in collaborazione con il Polo del ‘900 e il Coordinamento delle Associazioni della Resistenza in Piemonte».
I Giusti tra le Nazioni del territorio torinese:
Carlo Angela; Pietro e Maria Antoniono e il loro figlio Carlo; Famiglia Avondet; Monsignor Vincenzo Barale e don Vittorio Cavasin; Clotilde Boggio; Dalmiro e Verbena Costa; Paolo De Quarti; Padre Giuseppe Girotti; Carlo Hugon ed Ernestina Fontana; Famiglie Martinetto e Famiglia Pricco; Ugo Moglia; Famiglia Richetto; Giuseppe Sapino e la moglie Mariush. Mentre Carlo Antonielli di Oulx è in attesa di essere riconosciuto dallo Yad Vashem.
Tutte le informazioni su http://www.cittametropolitana.