Grazie al progetto "Salviamoli insieme"
Passerà il resto della sua vita all'Oasi degli animali di San Sebastiano da Po
Giulia Odetti
Era stato recuperato dai Carabinieri Forestali a valle del ponte sul rio Rocciamelone a Bussoleno e curato dai veterinari del CANC, il Centro Animali Non Convenzionali della Struttura didattica speciale Veterinaria dell’Università degli Studi di Torino.
Ora quel Gufo Reale che non può tornare a volare trascorrerà il resto della sua vita all’Oasi degli Animali di San Sebastiano da Po, la struttura convenzionata con la Città Metropolitana di Torino.
Terminate, infatte, le terapie, il rapace è stato trasportato questa mattina, lunedì 11 maggio, all’Oasi degli Animali dagli agenti faunistico-ambientali della Città Metropolitana.
Il Gufo, quando era stato recuperato nel mese di marzo, a Bussoleno, aveva una paresi degli arti posteriori e versava in un grave stato di disidratazione. Dopo la stabilizzazione, l’animale era stato sottoposto ad un esame radiografico, che non aveva evidenziato segni di lesioni ossee. Dopo un lungo periodo di terapia, il Gufo si è ripreso. Le sue funzioni organiche sono buone, ma ha una ridotta potenza alare e fatica a mantenersi eretto e i medici del CANC non lo ritengono più in grado di volare e conseguentemente di procurarsi il cibo. L'Oasi di San Sebastiano gli consentirà di sopravvivere senza problemi.
"Quello del Gufo recuperato a Bussoleno - spiega Città metropolitana - è uno dei numerosi casi di recupero e riabilitazione parziale o totale di animali in difficoltà realizzati nell’ambito del progetto “Salviamoli Insieme”, scaturito dalla collaborazione tra la Funzione specializzata Tutela della Fauna della Città Metropolitana di Torino e la Struttura didattica speciale Veterinaria dell’Università degli Studi di Torino. La collaborazione rende possibile il soccorso sanitario e la cura degli animali selvatici ritrovati in condizione patologica o feriti e i successivi interventi riabilitativi".