Il mercato rilanciato durante il lockdown
Una boccata di ossigeno per i produttori, in difficoltà per le partite on line
Luigi Benedetto
Le ricadute negative che il Covid ha avuto sull’economia sono note. Attività chiuse, o costrette ad operare a ritmi ridotti, consumi frenati, spostamenti limitati che hanno avuto come effetto il tracollo del comparto ricettivo, e molti altri rivoli ancora. Ma in questa situazione ci sono state anche attività che, per loro fortuna, così male non sono andate. Le attività di vendita di generi alimentari, per esempio. O le società che mettono sul mercato software e licenze per videoconferenze e incontri a distanza. I colossi della vendite on line di certo non hanno sofferto. E, durante il lockdown, ha avuto un’impennata nelle vendite anche un settore molto particolare: quello delle carte da gioco.
Perché dopo lo smart working e la Dad, dopo il tempo passato sui pc o davanti alle televisioni o tra le pagine di un libro, molti hanno riscoperto il sottile piacere di una partita a carte, scopa o briscola, pinnacola o burraco o tressette, con genitori, figli, fratelli o sorelle. Per la gioia di due delle più grandi case italiane di produzione di carte da gioco, la Modiano e la Del Negro. Che dovevano fare i conti con una situazione non troppo agevole, strette tra la concorrenza straniera, capace di mettere sul mercato carte di buona qualità a basso costo e, soprattutto, il gioco (specialmente il poker) on line. Una situazione che aveva portato i due marchi a scelte diverse: una a concentrarsi sulla qualità e su un mercato di nicchia, l’altra a spaziare anche sulla produzione di giochi da tavolo.
Fino a quando, come detto, è arrivato del tutto inaspettato il divieto di uscire di casa, e la riscoperta, per ammazzare il tempo, delle carte. Vendite che sono aumentate soprattutto grazie al mercato on line piuttosto che dal fronte della vendita diretta nelle tabaccherie, che hanno a loro volta pagato la minor mobilità delle persone.