L'alleanza industriale fra FCA e PSA
«Dovremo monitorare ogni passoper comprendere quali ricadute ci saranno per i lavoratori italiani del gruppo»
na.ber.
La nascita di Stellantis, con la fusione tra FCA e PSA, porta con sè grandi opportunità, ma anche, secondo la Uilm torinese notevoli rischi.
«Con Stellantis si apre un nuovo capitolo per l’industria dell’auto in Italia - spiega il segretario generale dell'organizzazione sindacale subalpina, Luigi Paone - di cui dovremo valutare le ricadute, consapevoli che l’attuale progetto nasce dall’accordo siglato dieci anni fa».
Paone sottolinea poi come la nuova alleanza industriale nasca su una base sbilanciata sul fronte francese:
«La fusione può rappresentare sia un’opportunità per il nostro Paese, sia un rischio. Ogni fusione nasconde dei pericoli, a causa delle naturali sinergie che col tempo si sviluppano. Dovremo valutare le ricadute per il territorio, consapevoli del fatto che la fusione nasce su una base sbilanciata che, com’è noto, esprime una rappresentanza del governo transalpino».
E conclude:
«Dovremo monitorare ogni passo per comprendere quali ricadute ci saranno per i lavoratori italiani del gruppo. Rimangono dei punti interrogativi. Una fusione comporta sempre delle sovrapposizioni che andranno gestite. La preoccupazione è focalizzata sugli enti che rischiano un 'raddoppio' con la struttura della nuova realtà aziendale».