Punta a diventare un’azienda circolare
Nel 2020 ha utilizzato per il 98% legno certificato proveniente da foreste gestite in modo responsabile
na.ber.
Dopo aver già sperimentato l'affitto degli arredi da ufficio, aver avviato il recupero dei mobili usati e aperto il primo pop-up store di articoli di seconda mano, nel 2021 Ikea inizierà anche a vendere online i pezzi di ricambio per i propri mobili: braccioli per le sedie, gambe dei tavoli e qualunque altro pezzo per allungare la vita dei suoi prodotti.
La data del lancio di questa nuova iniziativa per la sostenibilità non è ancora stata annunciata, ma l’azienda svedese ha già avviato la fase di sperimentazione, per scegliere i prodotti sui quali puntare.
Il basso costo non deve far pensare a mobili usa e getta. Non deve essere una spinta al consumismo.
«Se vogliamo che la sostenibilità abbia un impatto, allora deve essere accessibile a tutti» ha spiegato Jon Abrahamsson Ring, ad di Inter Ikea, al Finacial Times. «Non può essere solo per i ricchi».
E, l'azienda aggiunge in una nota:
«Molte persone desiderano condurre una vita più sana e sostenibile. Le nostre ricerche dimostrano però che tanti fanno fatica a realizzarla. Il nostro obiettivo è di fare in modo che quello stile di vita diventi l’opzione standard. Per farlo, intendiamo offrire prodotti attraenti e accessibili, soluzioni a basso costo alla portata di molti».
Il 25 gennaio scorso Ikea ha annunciato il "Forest Positive" un nuovo piano per l’ambiente che punta a proteggere la biodiversità e contrastare il cambiamento climatico a livello globale.
«Vogliamo fare della gestione responsabile delle foreste la norma, andando anche oltre il nostro business»
Nel 2020 Ikea ha utilizzato per il 98% legno certificato FSC, proveniente da foreste gestite in modo responsabile che non contribuiscono alla deforestazione, o riciclato ed entro il 2030 conta di utilizzare solo energia rinnovabile nella produzione.