Il giovane asso del biliardo ha sconfitto l'ex ala granata
Giovedì 25 la finale del torneo
Il primo ha fatto sognare i tifosi di due città grazie alle sue evoluzioni su un rettangolo coperto d’erba. Il secondo i suoi tifosi li fa sognare ancora, grazie alle sue evoluzioni su un rettangolo, decisamente più piccolo del precedente, foderato di un panno verde.
E lunedì sera Gianluigi Lentini da Carmagnola, classe 1969, indimenticato campione di calcio di (tra le altre) Torino e Milan, una dozzina abbondante di presenze in nazionale e svariati titolo italiani e internazionali in bacheca, e Andrea Ragonesi da Volpiano, classe 1997, uno dei più forti giocatori di biliardo italiani al momento in circolazione, con una bacheca nella quale gli allori non si contano più, hanno incrociato le stecche a “Il Pallino” di via Volpiano, a Leini. Un incontro di prestigio, che ha richiamato, e non poteva essere altrimenti, il pubblico delle grandi occasioni, equamente diviso tra chi guardando quanto accadeva su quel panno verde ricordava le cavalcate di Lentini sulle fasce laterali dei campi di tutta Italia, e che invece immaginava già i futuri trionfi di uno dei futuri numeri uno del mondo della stecca.
Per la cronaca, l’ha spuntata Ragonesi, che dopo Lentini ha superato di slancio anche Santoro ma ha dovuto arrendersi in finale di batteria contro Liperoti, non qualificandosi alla finale di torneo, prevista per giovedì 25.