Avevano resistito alla prima ondata
Ora, però, la situazione è disastrosa con utili a picco e spese elevate
na.ber.
Profondo rosso. Difficile descrivere la situazione dei club calcistici in un altro modo. Il risultato dell'emergenza sanitaria è uno solo: utili a picco e spese elevate.
A pesare sopratutto sonogli stipendi faraonici dei calciatori, consentiti da un sistema decisamente poco regolato. Tant'è che Gabriele Gravina, presidente della FIGC ha già chiesto alle federazioni europee una riduzione degli ingaggi, ma l'esito è tutt'altro che scontato.
L’emergenza sanitaria sta spingendo il mondo del calcio, insomma, verso una crisi senza precedenti. I club dopo aver resistito in qualche modo alla prima ondata, si sono dovuti parzialmente arrendere alla seconda, rimandando il sogno di vedere nuovamente gli stadi pieni, la vera fonte di guadagno per le società.
Le perdite accumulate al 30 giugno di quest'anno da Milan, Roma, Inter, Juve e Lazio sono già più del doppio rispetto al rosso registrato dall’intera Serie A nella stagione 2018/19. In totale solo questi cinque top club hanno perso oltre 650 milioni contro i 275 milioni di rosso dell’intera Serie A nella stagione precedente.