Code e lunghe attese all'esterno dell'ufficio
Tutti in piedi, rassegnati e silenziosi. Fortuna che almeno non c'è il sole che picchia in testa
Ivan Cuconato
Giovedì 4 giugno scorso. Ore 12,08.
Mi ritrovo in coda fuori dall’Ufficio Postale di via Gibellini.
Dall’esplosione della pandemia non mi era più successo di dover andare, per forza, in Posta: con lo sportello automatico si può fare ormai quasi tutto, ma devo spedire una raccomandata.
Dodici persone in coda davanti a me, almeno un paio dentro suppongo: non riesco a vedere dentro l’ufficio perché le vetrine sono ancora distanti... Nessun numero, nessuna distinzione in base all’operazione che si deve fare all’interno. Tutti in coda, piuttosto silenziosi e tranquilli: in verità sembriamo rassegnati.
Subito mi viene in mente il disservizio a Mappano con circa trenta-quaranta persone fuori nel parcheggio. A Caselle la situazione non è tanto diversa quindi: fuori sul marciapiede in coda causa Covid19. E penso a qualche mattina prima quando, usufruendo dei servizi dello sportello automatico, ho visto parecchie persone in coda, fortunatamente all’ombra: il sole arriva al pomeriggio in quel punto ed a giugno picchia già forte.
Ma se giovedì scorso avesse fatto temporale in quel momento anziché il pomeriggio? Tutti lavati dalla testa ai piedi: qualcuno avrebbe detto che bastava aprire l’ombrello (che non sarebbe bastato visto il carattere quasi tropicale del rovescio), o che era colpa delle restrizioni da coronavirus!
Tutto vero per carità, ma perché a rimetterci dev’essere sempre l’utente, il cittadino? Arrivo alle vetrine: 3 impiegati agli sportelli per 3 utenti dentro l’ufficio. Finalmente arriva il mio turno: pochi minuti per espletare la pratica e si esce. Sono le 12,47, fuori ci saranno almeno una quindicina di persone.
Mi sorge un dubbio: è vero che in quel punto non batte il sole al mattino, ma quando farà più caldo? Tutti in piedi? E se quest’inverno, speriamo di no, ci dovesse essere un altro picco di casi, tutti fuori al freddo?
Sono perplesso… Sia ben chiaro, la colpa non è degli impiegati allo sportello: al limite sono vittime come noi clienti. Intanto, tornando a Mappano, dall’Ufficio Stampa di Poste Italiane comunicano che dall’8 giugno l’ufficio di via Rivarolo tornerà agli orari pre-Covid, con apertura tutti i giorni dal lunedì al sabato. Con un impiegato a tempo pieno ed uno part time.