E' il debito della Parrocchia per l'Oratorio
Con la cooperativa sociale ET che da anni si occupa dell'educazione e cura dei giovani
na.ber.
Centomila euro. E' il debito accumulato dalla Parrocchia negli anni, con la cooperativa sociale ET che si occupa dell'educazione e cura dei ragazzi che frequentano l'Oratorio.
Un debito cui fino ad un certo punto il parroco, don Claudio Giai Gischia, che proprio quest'anno celebra i suoi 50 anni di sacerdozio, 35 passati a Caselle, è riuscito ad onorare mensilmente.
Ora, però, la situazione è sfuggita di mano, grazie anche alla terribile crisi che stiamo vivendo e nonostante il sacerdote abbia tentano invano di estinguerlo, mettendo addirittura - ma purtroppo senza successo - la propria casa in vendita a Giaveno. Un atto d'amore verso la propria comunità che non è passato inosservato, tant'è che è nato una sorta di comitato promotore per la raccolta di fondi: servirà prima di tutto a ripianare il debito, ad alleggerire il peso per il parrocco, amatissimo in città, e a far continuare a vivere l'Oratorio.
A crearlo due figure importanti della comunità: il dottor Enrico Ansaldi, noto ginecologo ed ex presidente della Pro Loco e l'avvocato Luigi Chiappero. In una lettera inviata ai loro concittadini viene richiesto un aiuto concreto perchè «senza ripianamento del debito l'Oratorio non potrà più avere a disposizione le persone che se ne occupano e sarà costretto alla chiusura».
E sarebbe davvero un peccato, oltre che una perdita irreparabile, visto il lavoro enorme che in questi anni ha svolto a favore dei più giovani, educandoli ad uno stile di vita rispettoso ed eticamente corretto pur sempre nella gioia e nel divertimento.
Ad aiutare questa fondamentale istituzione, dunque, devono essere tutti i casellesi, donando quanto è nelle loro possibilità. A questo proposito è stato aperto un conto per fare versamenti diretti ad ET per l'estinzione del debito con rilascio della documentazione detraibile dalle tasse sull'IBAN IT76X0200801113000004813045 a Unicredit Banca Spa