La più antica associazione di Mappano
Domenica scorsa il pranzo sociale nella sede di via Saragat
Davide Aimonetto
L’associazione Bocciofila di Mappano, con sede in via Saragat, domenica scorsa ha festeggiato i suoi 70 anni di attività sociale ed impegno sportivo. Essendo nata nel 1950, attualmente è la più antica associazione ancora presente ed operativa nel territorio di Mappano. 70 anni di vita, a cui vanno inseriti i 30 di presenza della struttura sorta sui terreni donati nel 1989 da Pina Mussa vedova del geometra Natale Cravero, e ancora 25 anni della struttura ricettiva e ristoro, gestita in questi ultimi sei anni da Stefano e Laura.
Insomma di motivi per festeggiare, domenica, 26 gennaio, non ne mancavano, E così è stato. L’ampio salone ha ospitato gli iscritti, i famigliari ed i simpatizzanti, di questo antico e blasonato sodalizio sportivo, che ha portato sul podio più volte il nome di Mappano.
70 anni sono un bel pezzo di storia ma anche di vita. Vita sociale, vita agonistica, vita mappanese. E’ impossibile citare tutti i risultati che i giocatori in questi decenni hanno saputo conquistare e mantenere.
Se la Bocciofila ha saputo portare alto, in tutti i campi della provincia, e poi a livello nazionale ed internazionale, i suoi colori, è perché dietro di essa ci sono stati uomini e anche donne, che hanno saputo dare lustro a questa associazione, lavorando per anni, dai direttivi alle presidenze che si sono alternate alla guida di questo nostro piccolo, grande sodalizio di amici, primi che ancora di iscritti alla Bocciofila.
“Certo la passione per le bocce ci accomuna tutti, ma 70 anni sono tanti – ha ricordato Mario Mantino a nome del direttivo - questo significa che, nonostante tutto, questa casa, la nostra “casa” di via Saragat ha saputo nel tempo accogliere tutti, come una grande famiglia. E come ogni famiglia che si rispetti, ci sono stati gli immancabili problemi, che abbiamo saputo superare, insieme, anche nei momenti più difficili. Passione per le bocce, ma anche per le carte, quanti i tornei disputati. Quanti momenti trascorsi nella convivialità, fra pranzi, cene, o anche solo un semplice bicchiere in compagnia. Con volti amici, figure indimenticabili, oggi scomparse, a cui va il nostro più profondo pensiero di riconoscimento, per il loro impegno, la loro volontà di rendere sempre più grande ed accogliente la nostra Bocciofila, uomini che negli anni, furono ai vertici della Bocciofila, come Carlo Pignata, Dino Mensa, Bruno Balbo, Giovanni Castelli. Ed il nostro attuale presidente Francesco Tonini”.
Un riconoscimento in particolare è stato rivolto Francesco Tonini, Marino Bertone e Mario Mantino per l’impegno e la realizzazione dell’attuale struttura del bocciodromo, con campi coperti ed area ricettiva e di ristoro che esiste da 25 anni, punto di riferimento per tanti mappanesi e non solo.
Un edificio che è davanti agli occhi di tutti: Cresciuto e migliorato negli anni. Un sede che è diventata un luogo ideale per incontrarsi, per giocare una partita, o anche solo per scambiare due chiacchiere, con quello stesso spirito conviviale, di rispetto e di amicizia che aveva posto le basi, 70 anni fa per la nascita della Bocciofila. Ma una sede, una qualunque sede non è fatta solo di mattoni e di cemento. Per esistere ha bisogno dell’impegno quotidiano di uomini e donne.
Impossibile ricordare tutti coloro che hanno contribuito alla fondazione ed alla genesi della Bocciofila. Ma non possibile dimenticare coloro che donarono il terreno per la realizzazione dell’attuale struttura:i coniugi Pina Musso e Natale Cravero, ed Antonio Goia, che nella prima metà degli anni ottanta del secolo scorso, in un momento difficilissimo e delicato per la Bocciofila mappanese, quando non aveva più una sede ed i locali, e la struttura di via Saragat era ancora in divenire, venne incontro alle richieste di Giovanni Castelli, affittando i locali di strada Cuorgnè, in modo da permettere all’associazione una norma attività sociale.
Nomi, volti, persone, che hanno fatto insieme la storia dei 70 anni di vita della Bocciofila di Mappano.
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