Ma non vogliono essere lasciati soli
Per questo richiamano l'Amministrazione Grassi a risvegliarsi dal suo assordante silenzio
Davide Aimonetto
Il commercio è in ginocchio. Le nuove restrizioni per limitare la diffusione del contagio da Covid 19, hanno ulteriormente aggravato le già precarie condizioni in cui si trovavano i commercianti mappanesi, in bilico fra una crisi devastante, per certi versi ancora peggiore del primo lockdown, e la speranza di un rilancio che tarda a venire.
Eppure Mappano, rispetto ad altre realtà locali ha potuto contare, fino ad oggi, su una valida ed affiatata associazione di commercianti “Viviamo Mappano”, che ha fatto tanto, e che continua a stare in prima linea a sostegno dei proprio iscritti e dei tanti mappanesi che usufruiscono dei suoi servizi. Una anno durissimo dunque, che non accenna a finire. Che ha indotto il direttivo dell’associazione a formulare alcune amare riflessioni:
«La situazione - denuncia il direttivo, attraverso un comunicato ufficiale - richiede interventi tempestivi. Siamo però costretti a muoverci velocemente, senza aspettare le risposte del Comune di Mappano di cui - sottolineano i rappresentanti dei commercianti mappanesi - a dire il vero abbiamo riscontrato una totale assenza di comunicazione e sinergie con il mondo del commercio locale».
E aggiungono con una punta di amarezza:
«Nonostante l’esperienza del primo lockdown, non c’è stata la pianificazione che avevamo richiesto. L’inibizione, anche temporanea, alla possibilità di uscire dal proprio territorio, poteva essere un'occasione unica per spingere in qualsiasi modo le attività locali. Ma così non è stato».
Insomma, un atto d’accusa molto grave verso l’Amministrazione Grassi. Ma l’associazione non si ferma a generiche considerazioni, anzi incalza l’Amministrazione, ritenendola “responsabile” di mancate politiche a favore del rilancio del commercio sul territorio:
«Abbiamo sempre creduto che un'amministrazione attiva dovesse essere la prima a farsi promotrice di iniziative che aiutassero, in ogni modo, il territorio. Ma al momento il rischio è di terminare questo 2020, con un paese pieno di serrande chiuse e di locali commerciali vuoti».
A quanto pare, non è bastato l’appello del sindaco Grassi, nonostante il nulla osta da parte della Prefettura, di potersi recare in altri Comuni per fare la spesa, a privilegiare negli acquisti, attività commerciali mappanesi. I commercianti invocano, anzi sperano ancora un impegno concreto da parte dell’amministrazione:
«Non siamo mai stati passivi. Abbiamo avanzato idee e proposte, anche in modo combattivo, e continueremo ad essere leali con l’Amministrazione Grassi, ma ribadendo con forza che le responsabilità comprendono la necessità di agire e decidere».
Intanto, in questi giorni, grazie all’impegno ed alla solidarietà di tanti commercianti, l’associazione è riuscita a stampare e distribuire un volantino, contenente l’elenco dei negozi chiusi dal Dpcm, ma che attuano l’asporto: chi resterà aperto li distribuirà con la spesa.
E’ già in cantiere la nuova versione del giornalino che per risparmiare, sarà in versione online, ed a breve sarà pubblicato l’elenco telefonico di tutti i commercianti mappanesi associati a “Viviamo Mappano”, uno strumento in più per contattarli.
I commercianti sono pronti a resistere e combattere la pandemia. Ma non vogliono essere lasciati soli.