Per favorire gli spostamenti sostenibili
Il sistema può essere migliorato, ma ci vuole anche il rispetto delle regole
Federica Carla Crovella
Bird, Bitmobility, Circ, Dott, Helbiz, Hive, Lime e Tier: ecco le società scelte per avviare la sperimentazione della micro-mobilità a Torino, presentate nella mattina di venerdì 13 dicembre a Palazzo Civico. Durante l’incontro è stata annunciata anche la prima bicicletta a pedalata assistita in sharing; si chiama Greta, in onore dell’attivista svedese, che nel pomeriggio della stessa giornata era arrivata in piazza Castello.
Per ora le società attive in città sono Circ e Hive che mettono a disposizione 500 mezzi a testa, ma l’obiettivo è far salire sensibilmente i numeri; si mira a 4mila monopattini elettrici e 2mila bici a pedalata assistita.
Una App per il servizio
Per poter utilizzare i nuovi mezzi è sufficiente scaricare un’applicazione; è facile usufruirne, ma a quanto pare non troppo economico, soprattutto per i monopattini. Il costo è di 15 centesimi al minuto, a cui bisognerà aggiungere 1 euro per lo sblocco; tuttavia, si sta già pensando a mini-pacchetti per rendere i prezzi più accessibili, mentre per gli abbonamenti a lungo termine si dovrà aspettare ancora. Saranno meno care le biciclette a pedalata assistita: 25 centesimi per lo sblocco e altri 7 al minuto. Dopo aver scaricato sul proprio telefono l’App, disponibile su PlayStore e Apple Store, ed essersi registrati, si andrà in cerca del monopattino disponibile più vicino; una volta trovato bisognerà scansionare il QR code presente sul mezzo e indossare il caschetto (non obbligatorio, ma caldamente consigliato).
Nuovi gestori
Torino è decisa a limitare l’inquinamento e favorire la mobilità sostenibile; infatti, l’assessora Lapietra non ha escluso l'interessamento di altri gestori. Per ora, quelli coinvolti garantiranno una polizza assicurativa e assistenza 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno in caso di disservizi o problemi relativi alla sosta del mezzo. Tra le società che renderanno Torino più sostenibile c’è Circ, realtà che già si è affermata in altri paesi europei: si tratta di un servizio "free floating"; ovvero, permette agli utenti di lasciare i mezzi ovunque vogliano all'interno dell'area di circolazione una volta terminato l’utilizzo. La società si impegna comunque a contribuire al rispetto dell’area urbana; in futuro si valuterà di istituire aree di parcheggio e incentivare i cittadini a lasciare in queste zone i monopattini.
Atti vandalici
A quanto pare, il lavoro da fare non sarà poco, perché in pochi giorni sembra si siano già verificati alcuni episodi di vandalismo sui nuovi mezzi e pare che le regole imposte ai veicoli su viabilità e sosta non siano sempre rispettate a dovere. Ai gestori non mancano i mezzi per gestire queste situazioni; addetti all’ordine pubblico provvedono a controllare e riordinare i mezzi e a ripararli nel caso in cui siano stati danneggiati; ciò che invece si deve stimolare continuamente nei cittadini è un atteggiamento rispettoso e civile, che contribuisca a non far dilagare il caos.
Problemi tecnici
Inoltre, in questi giorni alcuni utenti hanno lamentato alcuni problemi tecnici: i dispositivi gps montati sui mezzi sembra manchino di precisione, i veicoli pare che talvolta si blocchino, funzionando “a singhiozzo”, e fatichino a rilevare le zone in cui è possibile viaggiare. Nonostante le nuove tecnologie siano assolutamente all’avanguardia, il sistema non è infallibile, ma il servizio potrà essere perfezionato grazie ai feedback e ai dati che verranno raccolti, hanno spiegato alcuni gestori. Malgrado le polemiche, l’entusiasmo di certo non manca ed è auspicabile che con questo crescano il rispetto e il buon senso dei cittadini, insieme al buon funzionamento dei mezzi.
Foto: pixabay.com